Lame in Transizione

ci siamo, con altri minuscoli compiti.


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Il respiro del pianeta

Grazie a Ugo Bardi che lo ha pubblicato sul suo Effetto Cassandra, ecco un bellissimo video del NOAA che rende facilmente comprensibile l’evoluzione della concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre.
Nella prima parte del video sul lato sinistro abbiamo la concentrazione di CO2 (in verticale) e la latitudine (in orizzontale) dal Polo Sud al Polo Nord.
Si inizia dal 1979 con la CO2 a 336 ppm (parti per milione) e si vede la linea salire sempre di più col passare degli anni. L’aumento è relativamente regolare dal Polo Sud (pallino blu) fino a circa 25° latitudine nord (pallino rosso) da lì in poi la linea impazzisce alternando picchi altissimi (in corrispondenza dei mesi invernali) e depressioni ma con un aumento costante della concentrazione di CO2 registrato sulla parte destra del video (linea rossa).
– “considerazione : Europa, Stati Uniti, Russia, Cina (la maggior parte) e Giappone si trovano tutti in una fascia compresa, all’incirca, fra i 30° e i 60° dell’emisfero nord, proprio dove la linea impazzisce e forse a quei picchi invernali di CO2 contribuiamo tutti con il riscaldamento delle nostre case”.
Nella seconda parte bisogna spostare l’attenzione sulla destra del video, dove in basso abbiamo il trascorrere degli anni.
Andando indietro nel tempo anche la linea rossa che abbiamo visto prima si allunga, dapprima fino al 1960 (315 ppm), poi fa un balzo al 1750 (rivoluzione industriale, 278 ppm), poi tutto diventa velocissimo e si va indietro di migliaia di anni per volta (ultima glaciazione 20.000 anni fa, 185 ppm) e si prosegue andando indietro di centinaia di migliaia d’anni fino ad arrivare ad 800 mila anni fa.
Ecco fate “pausa” un attimo, si vede bene come nel corso di questo breve tempo geologico le variazioni di concentrazione di CO2 siano state notevoli, all’incirca ogni 100mila anni abbiamo avuto dei picchi di concentrazione, ma mai è stata superata la soglia di 300 ppm. Bene, anzi male ora siamo arrivati a 388,59 ppm.

-“considerazione: il limite di 350 ppm di CO2 è stato superato nel 1989, il protocollo di Kioto è stato sottoscritto da più di 160 paesi l’11 dicembre 1997 , ad oggi gli Stati Uniti sono l’unico paese a non aver ratificato il trattato, pur essendo responsabili da soli di circa il 36% delle emissioni (dati 2001)”.

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Mai più senza : T.KIT (il kit Transizionista)

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il kit transizionista è opera dell’ingegno e del talento della nostra Giò, che si è adoperata per reperire tutto l’occorrente e preparare i prototipi di quelli che diventeranno (ne siamo certi) gli ACCESSORI più esclusivi della stagione prossima a venire.

Il kit transizionista è indispensabile in tutte quelle occasioni (che non sono poche) in cui ci si ritrova convivialmente (cioè se magna e se beve) consumando e\o sporcando, piatti bicchieri e posate varie.
Dotati di esclusivo “cartoon bag” il kit transizionista è tuo irrevocabilmente (nel senso che sul cartoon adesivo da applicare alle varie suppellettili ci scriverai il tuo nome), bypassando coì anche l’annoso e atavico problema “dov’è il pennarello che mi scrivo il nome sul bicchiere!” .
Il comodo tovagliolo in stoffa, diventa al momento della fine dei bagordi, un capace contenitore di piatti, posate e bicchieri sporchi, consentendo così al felice proprietario di lavarseli a casa (i piatti e panni sporchi).
Ultimo ma non meno importante requisito : la borsetta può contenere eventuali avanzi. Una vera e propria Mappatella!

Ordina anche tu il Transition Kit by Giò(c)
Il regalo di Natale più adeguato ai tempi che corrono!!!

MAI PIU’ SENZA
TRANSITION KIT BY GIO’

siaccettanorodinativipernatale2011
manda una mail a lameintransizione@gmail.com


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Ad Armonie si fa festa!

Oggi 20 dicembre 2010 . presso Armonie – via e. levante 138 – 1° piano – Bologna
dalle 18 in poi.
Aperitivo e poi cena …portando ciascuna qualcosa da condividere e poi…musica, oroscopi e tarocchi e sorprese!.
Si festeggia il rinnovo della convenzione con il Quartiere Savena grazie al progetto articolato insieme con Associazione Donne in Nero… Associazione Kankurwa Kai Kashi, Associazione Zoè.
Dal 2011, una serie di attività rivolte alle donne per favorire spazi di incontri, consulenza e servizi in un’ ottica di scambio tra realtà e culture diverse.


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prossimo incontro martedì 21 dicembre – ore 20.30


Martedì ci incontriamo alle 20.30 presso la sala studio al 1° piano della Biblioteca Lame in via marco Polo.

Portate qualcosa da condividere : dobbiamo festeggiare.
Molte sono state infatti le attività intraprese quest’anno. Le trovate qui : sono tante eppure sono solo le attività fatte in collaborazione con l’associazione Zoè.
Anche il cambiamento cita questo connubio che a molti può sembrare strano ma che strano non è…
“Ma a Lame, un quartiere di Bologna (eh già perché ci sono Città di Transizione ma anche Transition Paesi, Isole… e Quartieri) sono invece partiti dal teatro, per cercare nella creatività l’energia per progettare la discesa energetica e perché, come ho sentito dire in un’intervista da un membro di Transition Japan, “if it’s not fun, it’s not sustainable” (se una cosa non ci fa stare bene, se non ci divertiamo facendola, ma come può essere sostenibile?) “
Il resto dell’articolo lo trovate qui
ilcambiamento

a ogni modo martedì sarà l’occasione di parlare della nostra “vision” per i prossimi mesi.
Nell’aria c’è un progetto “Qb or not Qb”
una serie di incontri sull’orto e sulla memoria da tenersi al Cubo iin via Zanardi 249 al martedì, dove , dal 2010 la retelame (di cui Zoè fa parte insieme con il quartiere Navile e altri soggetti attivi sul territorio)mette a disposizione lo spazio anche per le nostre attività.

Se avete idee fatevi avanti…


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Proiezione della conferenza “A century of challenges”

Martedì 14 dicembre, ore 20,30 al CUBO, in via Zanardi 249, Bologna

Per la conclusione della rassegna “The Globe” l’Associazione Zoè voleva qualcosa di forte, e Bologna Città di Transizione aveva qualcosa di adatto per l’occasione……

Ne avevamo parlato tempo fa, qui e qui
Qualcosa di più di una “visione” personale della crisi attuale, una analisi lucida, anche un pò inquietante, ma molto, molto realistica.

Chi e’ l’autrice?
Nicole M. Foss è co-editor dell’ottavo blog mondiale di economia “The Automatic Earth”,
dove scrive sotto il soprannome Stoneleigh. Insieme ai suo gruppo descrive la cronaca ed interpreta la crisi del debito in corso, e degli aspetti più pressanti della nostra situazione attuale.
il sito che integra finanza, energia, ambiente, psicologia, popolazione e real politik, al fine di spiegare perché ci troviamo in uno stato di crisi e quello che possiamo fare al riguardo.
Prima della creazione del blog, Nicole era direttrice di The Oil Drum Canada, dove ha scritto sia del picco del petrolio che di finanza.

Nel passato in Inghilterra è stata Research Fellow presso l’Istituto per gli Studi Energia Oxford, dove si è specializzata nel campo della sicurezza nucleare in Europa orientale e nell’ex Unione Sovietica, e ha condotto una ricerca nella politica elettrica a livello dell’UE.
I suoi titoli di studio comprendono una laurea in biologia presso la Carleton University in Canada (dove si è concentrata principalmente sulle neuroscienze e della psicologia), un diploma post-laurea in controllo dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, l’esame professionale di diritto e di un LLM in diritto internazionale per lo sviluppo presso l’Università di Warwick nel Regno Unito. E ‘stata concessa la Medaglia d’Ateneo per la laurea in scienze top nel 1988 e il premio della scuola di diritto per la laureato top della scuola di diritto nel 1997.

Un ringraziamento ad Alessandro Cuppone che oltre ad aver filmato la conferenza, con un lavoro certosino, ha tradotto e sottotitolato il filmato.


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Cohousing

A…B…TARE
nuovi modi di vivere nell’epoca Transizione

Sabato 11 Dicembre, ore 16 – 19, sala Blu
presso Centro Civico Lame via M. Polo 51  Bologna

Non sono comunita’ di accoglienza, non sono comunita’ religiose ne’
comuni.Sono il tentativo di sperimentare una vita condivisa cercando di
mettere in discussione alcuni dei valori sociali dominanti.
Ne parliamo con:

-Morena Buga e Andrea Campoleoni della comunita’ di
“Villapizzone” (MI):in una vecchia cascina alla periferia di Milano dal
1978 vivono insime circa 60 persone in uno spirito di condivisione e
sobrieta’

-Annamaria Guareschi e Mauro Serventi della comunita’ territoriale
“Camminando” di Fidenza (PR): da quasi 10 anni 4 famiglie condividono
esperienze di vita, attivita’ sociali sul territorio e redditi pur
vivendo ciascuno a casa propria. La comunita’ e ‘anche promotrice del
progetto di co-housing “Abitare vicini”

-Marinella Fanti del condominio solidale di Salvaro (Bo): un tentativo
di coniugare condivisione di vita, sostenibilita’ sociale, ambientale e
consumo critico che coinvolge una decina di persone sul primo appennino
bolognese

-Francesca Gasparini del co-housing di Castel Merlino (Bo): il primo
esperimento di riprodurre localmente una realta’ consolidata nel nord
Europa basata sulla scelta di condividere vita e spazi con i propri
vicini di casa

– Massimo Giordano di E’/cohousing (Bo) presidente e animatore
della associazione dalla primavera del 2008, cerca di promuovere
nuovi modi di abitare che uniscano il sociale con l’ecologia, il risparmio
energetico con la decrescita, promotore della costituenda rete italiana
del cohousing.

coordina l’incontro Domenico Perrotta sociologo dell’Universita’ di
Bergamo

in collaborazione con:

Comune di Bologna-istituzione Biblioteche-Biblioteca Lame
Mondo di Comunita’e Famiglia                                                                                          Ass.E’/cohousing

 

http://www.bolognaintransizione.wordpress.com/transitionbologna@gmail.com