Lame in Transizione

ci siamo, con altri minuscoli compiti.


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SMOG

Lunedì 30 maggio, ore 20,30

Biblioteca Lame, v. M. Polo 21/13

Aeroporto, tangenziale, aziende che lavorano bitumi, TAV e traffico, le fonti di inquinamento non mancano nel nostro quartiere!

Il prof. Forlani che in passato ha collaborato con il Comitato di Salute Pubblica fa il punto della situazione…

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APERITIVO : ORT’ATTACK – SAPERFARE


MERCOLEDI’ 25 MAGGIO

CI FACCIAMO LA FESTA!

alle ore 17 con i partecipanti a ort’attack (bambini e genitori) visita agli orti sinergici di Zoè Bdt

dalle 19 APERITIVO alla sala Cubo: il gruppo ort’attack si riunisce con il gruppo dei partecipanti alla nostra Università del Saperfare, ma anche insieme a tutti coloro che vogliono partecipare.

Sarà possibile iscriversi a Zoè Bdt e  consultare la bacheca delle offerte.

come al solito….

ognuno porta qualcosa da mangiare o da bere oltre al proprio kit transizionista (schisetta con bicchiere,forchettina,piattino,tovagliolino…)

A seguire parleremo di orti urbani nelle città di transizione
con Stefano Peloso, Massimo Giorgini, Adele Gambaro

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Come trovarci: nella piazzetta del mercatino – nel parcheggio antistante la baracchina dei gelati, di fronte al centro sociale Pescarola, più omeno all’altezza i via Agucchi.
la sala Cubo è una costruzione bassa e rettangolare nel giardino.


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Le Lame di Trebbo

Lamelle che hanno fatto l’Italia
Percorsi itineranti di narrazione teatrale alla scoperta dello stabilimento Gazzotti.Una visita “inedita” dell’azienda (21 e 22 maggio) a cura di Zoè Teatro Informativo
Storie, letture e canzoni con
Mavi Gianni, Paolo Busi, Matteo Ferrari e Rocco Casino Papia
Il pubblico potrà entrare nel cuore dello stabilimento Gazzotti, alla scoperta di uno degli esempi più interessanti di archeologia industriale, oltre che all’interno di una delle aziende bolognesi storiche.
Ma la visita sarà anche occasione per approfondire il tema della comunità di Trebbo di Reno, attraverso la lente particolare delle Transition Town..
I percorsi itineranti di narrazione teatrale si terranno sabato 21 maggio e domenica 22 maggio alle ore 16 e alle ore 17.30.

I posti sono limitati. Prenotazione obbligatoria: 051 6386812 Comune di Castel Maggiore.


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Le Lame di Trebbo

Per una serie di coincidenze e di incontri che nulla hanno a che vedere con la Transizione, abbiamo appena pianificato due appuntamenti teatrali che hanno invece molto a che vedere con la Transizione.
si vede che le cose dovevano andare così.

Il primo appuntamento è domenica 15 maggio al Lido di Trebbo
annullato causa maltempo

qui trovate i dettagli dell’iniziativa E….state con noi, organizzata da un gruppo di giovani indigeni “Bon da gninta” (il nome deriva dai perdigiorno seduti al bar davanti al’argine del fiume) e dal’associazione”Il vecchio reno”, associazione che da anni cura il territorio intorno al fiume Reno.

L’indirizzo è via delle Lame 282 bis .

Sempre restando sulla direttrice delle Lame ci è giunta quest’altra richiesta che abbiamo accolto ancora più volentieri perchè è un’ottima occasione per approfondire la storia di questo territorio che ci appartiene.

Lo spettacolo è una sorta di visita guidata all’interno della Fabbrica Gazzotti, già fornitrice della real Casa, che ha sede a Trebbo di reno in via Lame 282 (Praticamente adiacente al Lido di Trebbo di Reno).
Nei due giorni 21 e 22 maggio ,all’interno della Fabbrica ci saranno associazioni del territorio, laboratori e altro, su temi ambientalistici e due spettacoli al giorno : ore 16 con replica alle 17,30.
LAMElle che hanno fatto l’Italia.
percorso itinerante di narrazione teatrale
a cura di Zoè teatro Informativo
con Mavi Gianni, Paolo Busi, Matteo Ferrari,
alle musiche : Rocco Casino Papia
ingresso libero numero chiuso, è richiesta la prenotazione al numero 051-6386812


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Aperitivo “Addio al Pizzo”-proiezione e incontro con autori

Mercoledì 18 Maggio, incontro con gli autori del documentario Storie di resistenza Quotidiana

di Paolo Maselli e Daniela Gambino

I cittadini che usano il ‘potere’ della busta della spesa per cambiare le cose, il consumo critico applicato al movimento antimafia, i successi di AddioPizzo e delle cooperative di Libera Terra sorte sui beni confiscati ai clan…sono le nuove frontiere della lotta alle mafie che riescono a coniugare i circuiti dei gruppi d’acquisto solidali diffusi nel nord e nel centro Italia con le battaglie dal basso di chi nel sud si oppone ai boss.
L’economia equa e solidale, applicata ai sud del mondo, sta funzionando nel creare legami fra i consumatori attenti del nord e i produttori etici del meridione italiano, come Roberto Li Calzi e il consorzio ‘Galline Felici’.
Ma le storie che ascolteremo questa sera sono soprattutto storie di persone, negozianti, agricoltori, insegnanti, trasportatori, che hanno travagghiato e rischiato per questi obiettivi.

Programma dell’Incontro :
ore 19 – aperitivo “Il pizzo lo porto io” (ognuno porta qualcosa da mangiare o da bere, oltre all’immancabile “schisetta” ovverro gabellino con bicchiere,piattino, forchettina , tovagliolino)

ore 20.30 – proiezione Storie di resistenza quotidiana (durata 52′)

a seguire incontro con gli autori che presenterano il libro“Spesa a pizzo zero”

di Francesca Forno

ingresso libero.

Sala Cubo

via Zanardi 249


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Festa dello Spreco – la gazzetta dal futuro

pubblichiamo questo articolo scritti da Marco in occasione del Ceat (corso e approfondimento alla transizione).

di seguito il testo (merita)

Gazzetta dei Quartieri
9 maggio 2051
La Bolognina celebra la Festa dello Spreco
Musica old style, cumuli di lattine, lampadine ad incandescenza, motori accesi per l’intera notte
Tra polemiche ed eccessi, siamo alla 15esima edizione

Tra musica e danze in piazza, birra e giochi per bambini, il Quartiere della Bolognina si riconferma uno dei più festaioli della città.
Ma la “Festa dello Spreco”, svoltasi lo scorso sabato, e giunta ormai alla quindicesima edizione dopo l’evento memorabile del maggio 2036, non è una di quelle feste che lascia indifferenti. All’alba di domenica la città si presentava come un campo di battaglia: bottiglie rotte, cumuli di carta e lattine sui marciapiedi, e un odore acre di benzina nell’aria, a testimoniare l’incessante carovana di automobili a scarso rendimento energetico che hanno percorso le strade principali del quartiere ininterrottamente per l’intera notte.
Gli abitanti più anziani hanno rivissuto l’incubo di una città totalmente invasa dai motori, sovrappopolata e fatiscente, così come doveva presentarsi Bologna all’inizio del secolo.
“E’ anche questo un segnale positivo”, sostiene Massimo Ubaldi del comitato organizzatore della Festa, rispedendo le critiche al mittente “Serve per non cancellare la memoria dei tempi che furono, tempi abbastanza recenti in cui
la nostra stessa civiltà sembrava essere in serio pericolo a causa di un modello di sviluppo malato e insostenibile”.
Ubaldi ricorda come nacque l’idea della festa: il 7 maggio 2036 si decise di costruire un evento che ricordasse i 10 anni dalla ratifica del Trattato di autodeterminazione e sostenibilità dei quartieri, l’atto ufficiale con cui si cominciava a recuperare la città di Bologna in chiave di sostenibilità e autosufficienza energetica. Negli anni ’20, infatti, la città, quasi completamente spopolata per gli effetti della crisi petrolifera, era ormai solo il fantasma della fastosa Bologna che era stata fino alla fine del secolo scorso.
Il Trattato ha significato l’inizio della riconversione di intere aree urbane, la rinascita dei comitati di quartiere, la creazione di aree ortive, la pianificazione della gestione energetica in chiave di autosufficienza, quindi la riscoperta di una vita sociale in chiave urbana, basata sull’efficienza e sulla cooperazione.

“E’ bene che i giovani conoscano le diverse fasi che la nostra civiltà ha attraversato negli ultimi decenni” riprende Ubaldi “e in particolare capiscano cosa significasse vivere nella società del petrolio e dello spreco, che era anche un’epoca di profonda ingiustizia sociale e di diffusa infelicità”.
“Ma la festa non è fatta solo di incontri
dibattiti, cineforum” controbatte Milena Pozza, segretaria del comitato Nulla da festeggiare. “Ad attirare sempre più giovani alla Festa dello Spreco sono i fiumi di birra in lattina, le auto d’epoca super- inquinanti, le lampadine ad incandescenza; è una moda che rievoca spettri del passato e non merita nessuna forma di nostalgia”.


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PIAZZETTA CENTOTRECENTO

Ne avevamo parlato qui.
sta per riaprire la Piazzetta dell’associazione Centotrecento
dal 7 maggio al 26 giugno 2011

Noi li incontriamo
MERCOLEDI’ 11 MAGGIO 20 ORE 19

CHE PIAZZA?

ore 19:00

I Comitati di Bologna e gruppi di cittadini che si autorganizzano si conoscono e raccontano le loro esperienza.

Partecipano

Comitato di Via Centotrecento,

Associazione Orfeonica di Broccaindosso,

Comitato di Via Del Pratello,

I Regaz di San Vitale,

Lame in transizione,

per raccontare e scambiare esperienze