Ort’attack : lo abbiamo chiamato così il nostro progetto di Orti sovversivi .
Per certi versi persino preoccupante : Stefano e Antonio stanno lentamente contaminando gli orti degli anziani, le scuole, i colli bolognesi.
Ortigiani a tutto tondo, tra un pò mi sa che cominceranno anche sui tetti…
Tutto è cominciato partendo da un corso di permacultura che ha aperto occhi,cuore e mente.
Uno dei principi cardine della permacultura è : agisci con e non contro.
Questo principio si riferisce senz’altro alla coltivazione, ma anche ai rapporti interpersonali.
Muovendosi “contro” qualcosa, si consuma molta energia con scarsi risultati e si vive con un senso di frustrazione addosso. Occupandosi continuamente di quello che non va, si rischia di passare buona parte del nostro tempo in stretto contatto con i lati peggiori dell’uomo – avidità, prepotenza, mercificazione, violenza, etc. – che suscitano rabbia, indignazione o depressione.
Ecco perché, per l’approccio permaculturale, bisogna partire dalla vita quotidiana, dal proprio piccolo orticello.
Occuparsi di un orto favorisce rilassamento e concentrazione sulle cose più vere. È rilassante e divertente,soprattutto scoprire cosa è successo nel semenzaio, quali semi sono germogliati, quali no, che tipo di foglie hanno prodotto, ecc…
Per chi volesse approfondire, abbiamo organizzato questo corso di Food Garden – l’orto giardino naturale