Lame in Transizione

ci siamo, con altri minuscoli compiti.


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Todo cambia, anche la famiglia

 

FAMIGLIE A GEOMETRIA VARIABILE Quali interventi per le nuove famiglie?
Bologna – Sabato 28 ottobre 2017, dalle ore 9,00 alle ore 18,00 presso il Centro Civico Borgatti in via Marco Polo, 51, Open Space Technology. Info : 331.122.888.9

La geometria della famiglia varia al mutare della società : monogenitoriale, omogenitoriale, allargata, polinucleare, di fatto, e tutta una serie di incredibili terminologie necessarie per ri-definire il concetto di famiglia.

Eppure, il nostro Stato sociale continua a pensare a beni e servizi rivolti quasi esclusivamente alla famiglia tradizionale.

Come promuovere e costruire nuove reti a supporto delle nuove famiglie?

Quali interventi per le nuove famiglie?

invece del classico convegno, Zoè Teatri, in collaborazione con Associazione Smallfamilies, per le famiglie monoparentali, Lame in transizione-Transition italia, propone un laboratorio partecipato secondo la modalità Open Space Technology ( O.S.T.).

L’agenda la svilupperemo insieme al momento : ciascuno potrà contribuire attraverso il proprio modo di essere, le proprie esperienze e conoscenze.

Programma della giornata : Continua a leggere

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ImproSocial > Anche Una Comunità Si Può Interpretare

alla ricerca della vision

Dall’idea di riqualificazione del territorio delle Lame e di Ri-Creazionedella Comunità, cambiata negli ultimi 10 anni, tanto da renderla quasi irriconoscibile, nasce

ImproSocial > Anche Una Comunità Si Può Interpretare

Un laboratorio di Teatro Sociale Partecipato,facilitato da Mavi Gianni e Luca Malservisi di Transition Italia. Un laboratorio in cui  tutti si possano riconoscere, aldilà dei confini di appartenenza.

Perchè L’intento è quello facilitare l’incontro e Ri-Creare la Comunità delle Lame, attraverso la pratica dello strumento principale di resilienza : la condivisione.

Una volta alle Lame era tutta campagna e addirittura veniva considerato il granaio di Bologna , ma negli anni ’30 la terra fertile lasciò lo spazio alle case, destinate a quanti dovettero lasciare la loro abitazione in centro per le demolizioni dell’epoca (quando bisognava fare spazio all’Ateneo).

La caratteristica comune a questi cittadini, era, in genere,  l’emarginazione sociale : “gli Umili” , “ i Topi grigi”, “la Cricca”. Ma nel tempo si creò una Comunità viva, quella della zona “fora dal Lam”, fuori delle Lame, il nome della via che ha origine in pieno centro storico e che terminava, allora, al Trebbo, ai confini del Comune di Bologna.

Negli anni ’80 l’intervento dello Iacp  (istituto case popolari) ridefinì il territorio, demolendo le case degli Umili e costruendone altre ela Comunità si è di conseguenza contaminata con persone di livello sociale diverso. Negli ultimi anni si è rafforzata la presenza dei cosiddetti “stranieri”.

Come si fa : gli appuntamenti avvengono, da novembre 2016 e continueranno per tutto l’anno 2017, una volta al mese alla Sala Teatro Lame Borgatti.

Durante gli incontri si approfondisce di volta in volta una problematica sociale presente nel quartiere. Al momento gli argomenti affrontati sono stati : l’intercultura e il cyberbullismo.

Da questi incontri è nata l’idea “Stazioni di Memoria” un progetto in tre fasi rivolto agli studenti delle Scuole Medie Salvo D’Acquisto

Martedì 13 dicembre 2016 : 1a stazione – LAMEmoria > visita guidata  alle lapidi delle cadute e dei caduti partigiani delle Lame con gli studenti delle scuole Medie Salvo D’Acquisto, ma se passate da quelle.

Martedì 14 febbraio 2017 : 2a Stazione – LAMEmoria Video > Auditorium Salvo D’Acquisto > proiezione del video elaborato da Gabriele Murgia, riflessioni e feedback in aula magna con Mavi Gianni e Gabriele Murgia

venerdì 24 febbraio : 3a Stazione – LAMEmoria del Futuro > Sala teatro Lame Borgatti

Matinée di Teatro Interattivo gli studenti “spett-attori” chiamati in causa per cercare soluzioni resilienti al problema del cyberbullismo e dell’integrazione.

Cosa faremo ancora. A partire da marzo continueremo gli incontri, rivolgendoci a un pubblico intergenerazionale, realizzando spettacoli di ImproSocial là dove si incontrano le persone : oltre alle Scuole, Istituti di culto, Biblioteca, centri sociali, Polisportive.

I benefici per la Comunità : la forma di spettacolo interattivo, sottintende un coinvolgimento dello spettatore, il quale si trova immerso nella problematica, attivandosi per la risoluzione del conflitto.

La partecipazione diretta porta a facilitare l’incontro tra le persone, a riconoscersi come Comunità, fino ad attuare pratiche di solidarietà.

Chi siamo Zoè Teatri,  presente sul territorio dal 2007, anno in cui si è costituita come associazione culturale no-profit, dal 13 febbraio 2015 è diventata associazione di promozione sociale. L’associazione ha già in essere qui alle Lame, una Banca del Tempo e un orto sinergico condiviso. Nel corso degli anni ha promosso (e continua a farlo) attività eco-solidali, quali feste del dono e del baratto, laboratori gratuiti di Saperfare nelle case dei residenti, incontri sulle tematiche ambientali e di salute.

per saperne di più sulle Lame vai a questo link

Il video di Fuori dal Guscio, prima azione sul territorio dell’associazione

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A volte ritornano

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Era da un pò che non si vedeva tanta gente della Transizione qui a Lame, esattamente da ottobre, quando è venuto Rob Hopkins  e gli abbiamo fatto la festa alla Sala Cubo.

Ieri (domenica 18 gennaio) ci simao ritrovati al Centro Borgatti per un seminario di Rieconomy. Questo conferma che il gruppo Lame, se pure non più molto attivo con incontri, eventi incentrati sulla transizione (che pure pervade tutto quello che muove l’associazione di riferimento Zoè teatri) ha un ruolo fondamentale all’interno del movimento della Transizione. E cioè quello dell’OSPITE ovvero della Balotta Continua.

Nessuno come noi, a quanto a pare è così ospitale (rif : ‘alto numero di ringraziamenti che riceviamo dai partecipanti quando vengono qui)).

Tornando all’incontro di ieri, che non era stato pubblicizzato perchè rivolto a coloro che “già sanno” e in partoicolare  a chi è Ninja dentro,  alcune informazioni del caso .

Si trattava di un seminario in cui Cristiano Bottone ci ha spiegato un pò di cose sul Pste e altre riguardo a questi due progetti  :

Strade in transizione 

Rieconomy

se qualcuno in zona fosse interessato a farne partire uno ci dica qualcosa inviando una mail a lameintransizione@gmail.com

“l’atmosfera del centro borgatti è sempre stimolante, sarà merito dei tavoli del mago silvan?” Glauco

“il world cafè in una stanza – sarà il titolo della prossima mazurka della transizione” Luca

“cosa emerge alla fine? che il cibo in questi incontri non è mai un problema” Mavi


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Lame in Transizione

È possibile la transizione a Bologna?
Idee e proposte per cambiare la nostra Città

Poco più di un anno fa, ci fu il primo incontro con Cristiano Bottone, fondatore di Transition Italia.
Lui è di Monteveglio, la prima “Transition Town” nata in Italia, sul modello delle tante già avviate in Inghilterra e in altri paesi del mondo.

A distanza di un anno, l’esperimento Fuoridalguscio-Noce in Transizione, si è allargato sul territorio fino alla creazione del gruppo “Lame in Transizione”, il primo nella Città di Bologna accreditato dal movimento Transition Italia.
Ci piacerebbe che questa esperienza si diffondesse sul territorio urbano, ma la difficoltà di sperimentare tecniche di permacultura in una Città è enorme.
Il nostro lavoro è appena cominciato, ma ci confortano i risultati già raggiunti da chi è partito prima di noi.
Noi ci auguriamo che da questo OST partano altri esperimenti di permacultura urbana, ciascuno nel suo territorio, ciascuno con il suo minuscolo compito.

E’ il momento di mettersi in gioco, di intraprendere percorsi nuovi con coraggio e responsabilità, contribuendo con la nostra passione e la nostra creatività.

TI INVITIAMO
SABATO 19 E DOMENICA 20 GIUGNO 2010
all’ OPEN SPACE TECHNOLOGY

O.S.T. : una metodologia nuova e autogestita, che assicura e garantisce a ciascuno la discussione di tutte le proposte, fino ad arrivare a un piano d’azione che le sviluppi concretamente.
Per registrarti: tel. 051.6218596   cell 3311228889 lameintransizione@gmail.com

L’Open space Technology:
una metodologia che è stata usata con successo in situazioni molto diverse in tutto il mondo.
E’ uno “spazio aperto” in cui discutere ciò che più ci sta a cuore e per cui saremmo disposti perfino ad agire.
In ogni caso possiamo promettervi fin d’ora che:
tutti gli argomenti di interesse dei partecipanti entreranno nel programma  dei lavori, sempre che qualcuno si sia preso la responsabilità di proporli;
tutti gli argomenti importanti per i partecipanti saranno discussi, sempre che qualcuno si prenda la responsabilità di farlo;
al termine dei lavori sarà subito disponibile , on line, un Instant Report con il resoconto degli argomenti proposti e  di tutte le cose discusse;
Tutte le proposte emerse durante i lavori avranno ricevuto un ordine di priorità e sarà definito un Action Plan per realizzarle.

COME, DOVE, QUANDO
Centro Civico Lame via M. Polo, 51
(Uscita n. 5 tangenziale) – Bologna
Sabato 19 Giugno  ore 15 :
registrazione dei partecipanti

ore 15,30 : apertura OST – 

ore  19,30 termine/novità serali

ore 21.00 Proeizione /e incontro con l’autrice)

PARADISO RITROVATO di Patrizia Marani

video-documentario che testimonia la possibilità di una vita in accordo con l’ambiente

Domenica 20 Giugno :
ore  9,30 annunci del mattino –  ore  13 pausa pranzo.

Dalle  ore  14 ,30 Action plan

ore 18.00 chiusura
Per darci modo di preparare al meglio l’Open Space vi preghiamo di confermare la vs.adesione inviando una mail a: lameintransizione@gmail.com
oppure telefonando a
tel. 051.6218596 –  cell 3311228889

LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA

Per il pranzo – buffet – di Domenica è previsto un servizio di catering, prenotazione e
pagamento (10,00 €) al momento della registrazione. Segnalare esigenze particolari.
Per tutta la durata dell’Open space sarà a disposizione un angolo pausa/ristoro curato dai partecipanti, ricordatevi di portare qualcosa da bere o da mangiare, oltre all’immancabile “schisetta”o “gamellino” o “panierino” o quel che è , purchè sia completo di piattino, tovagliolo, posate e bicchiere…